Su Diritto24, i nostri Massimiliano Arlati e Luca Barbieri parlano di adattamenti organizzativi ragionevoli e legittimità del recesso.
"Con la recente sentenza 21 maggio 2019, n. 13649, la Corte di Cassazione ha dichiarato l'illegittimità del licenziamento di un lavoratore che, a seguito di un grave infortunio, è stato giudicato dal medico competente non idoneo alle mansioni assegnategli.
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la possibilità di adottare ‘accomodamenti ragionevoli' volti a realizzare forme di inclusione organizzativa del lavoratore, senza per questo essere obbligato a sostenere oneri eccessivi o sproporzionati.
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Al proposito, si consideri come l'introduzione del lavoro agile (‘smart working') possa costituire una soluzione efficace ai suddetti fini in un ampio spettro di casi, anche quando, più in generale, trattasi di attuare politiche inclusive che coinvolgono lavoratori affetti da malattie croniche.
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può determinare una più efficiente allocazione delle risorse e un incremento della produttività del lavoro
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Inoltre, in un quadro evolutivo dell'istituto, l'innovazione tecnologica potrà imprimere certamente un più rapido e diffuso avanzamento delle forme di tutela dei lavoratori con disabilità, conciliandosi con le esigenze produttive ed organizzative dell'impresa e liberando significative risorse economiche;
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ricorso al vigente, e più favorevole, regime fiscale applicabile ai servizi e provvidenze di welfare aziendale, anche in combinazione (eventuale) con il regime di tassazione sostitutiva dei premi di risultato
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