11/11/2019 - Rassegna Stampa

Il rientro in Italia nel 2018 preclude il regime agevolato più favorevole

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Su Quotidiano del Fisco, Daniela Ghislandi e Nicoletta Marra analizzano il regime fiscale riservato ai c.d. impatriati e commentano alcuni casi pratici.

"Il lavoratore rientrato in Italia nel 2018 non può sfruttare dal periodo d’imposta 2020 il più favorevole (in termini di minore imposizione fiscale) regime degli impatriati, «in quanto per espressa disposizione normativa (articolo 5, comma 2, del Dl 34/2019) ai soggetti che hanno trasferito la residenza in Italia prima dell’anno d’imposta 2020, come il contribuente istante, continuano ad applicarsi le previsioni contenute nella versione dell’articolo 16 del Dlgs 147/2015 antecedente alle modifiche operate» dal decreto crescita della scorsa primavera. Non può comunque precludere l’accesso al regime la circostanza che il lavoratore sia rientrato in Italia a seguito di assunzione da parte della società italiana titolare del 100% delle azioni della (non più operativa) società austriaca presso la quale svolgeva la propria attività lavorativa dal 2015, in quanto la società italiana ha instaurato un nuovo rapporto di lavoro attribuendogli anche un diverso ruolo.

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