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Repechage e onere della prova
Corte di Cassazione, sentenza n. 24491 del 1° ottobre 2019
La
Corte di Cassazione, con sentenza n. 24491 del 1° ottobre 2019, si
è pronunciata in merito all’onere probatorio in materia di
repechage.
Nel ribadire il principio secondo cui tale onere grava sul datore di
lavoro ha confermato che quest’ultimo deve anche dimostrare di
aver prospettato al dipendente, senza ottenerne il consenso, la
possibilità di un reimpiego in mansioni inferiori rientranti nel
suo bagaglio professionale.
Rimborsi fiscali e termine di decadenza
Corte di Cassazione, sentenza n. 24012 del 26 settembre 2019
La
Corte di cassazione con sentenza n. 24012 del 26 settembre 2019 si
è pronunciata in merito al termine di decadenza dei rimborsi.
Nell’ipotesi di rimborso di trattenute INPS in eccesso, al fine
di non decadere dalla facoltà di chiederne la restituzione, il
contribuente, che vuole presentare istanza, deve attenersi ai termini
previsti dall’art. 38 (quarantotto mesi) del Decreto del
Presidente della Repubblica n. 602/1973 e non a quelli dell’art.
37 del medesimo testo (prescrizione decennale nella formulazione
previgente). Quest’ultimo, infatti, si riferisce alle sole
trattenute effettuate direttamente dalle amministrazioni statali.
L’art. 38, invece, si applica a tutte le ipotesi di rimborso
delle imposte dirette su istanza di parte; anche a quelle in cui
l’obbligazione sostanziale sia parzialmente o totalmente
inesistente. Il giorno da cui far decorrere il termine è
identificato in quello del versamento o in quello di effettuazione
della ritenuta.
Commercialisti: sì alla ricongiunzione dei contributi INPS
Corte di Cassazione, sentenza n. 26039 del 15 ottobre 2019
Con
sentenza n. 26039 del 15 ottobre 2019 la Corte di Cassazione ha
confermato il diritto dell’istante, libero professionista
iscritto alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza in favore dei
Dottori Commercialisti, alla ricongiunzione presso la predetta Cassa
dei contributi versati alla Gestione separata dell’INPS.
Ciò vale anche qualora il trattamento pensionistico
dell’interessato sia calcolato per mezzo del solo metodo
contributivo. Non è stata, invece, condivisa
l’interpretazione dell’INPS secondo cui con tale metodo si
applicherebbero esclusivamente i diversi istituti del cumulo e della
totalizzazione.
Gli utili da partecipazione a società di capitali non costituiscono base imponibile INPS
Corte di Cassazione, sentenza n. 21540 del 20 agosto 2019
Con
sentenza 20 agosto 2019, n. 21540 la Cassazione Civile, Sezione Lavoro
si è pronunciata in merito al calcolo della base imponibile INPS
per i lavoratori autonomi che svolgono attività che comporta
l’iscrizione alla gestione previdenziale artigiani.
L’obbligo contributivo non deve tener conto dei redditi da
partecipazione a società di capitali nella quale egli non svolge
attività lavorativa, dal momento che, secondo il Tuir, gli utili
derivanti dalla mera partecipazione a società di capitali, senza
prestazione di attività lavorativa, sono inclusi tra i redditi
di capitale e, dunque, non concorrono a costituire la base imponibile
ai fini contributivi Inps.
Crediti previdenziali e insinuazione al passivo
Corte di Cassazione, ordinanza n. 24589 del 2 ottobre 2019
Con
ordinanza n. 24589 del 2 ottobre 2019 la Corte di Cassazione si
è pronunciata in tema di riscossione dei contributi
previdenziali mediante iscrizione a ruolo, nei casi in cui parte in
causa è un concessionario del servizio di riscossione.
L’Ente creditore non è litisconsorte necessario e la
chiamata in causa di quest'ultimo è ricondotta all'articolo 106
c.p.c., ed è rimessa alla discrezionalità del giudice del
merito, la cui valutazione non é sindacabile in sede
d'impugnazione.
Infortunio dell’apprendista e responsabilità del datore di lavoro
Corte di Cassazione, sentenza n. 24629 del 2 ottobre 2019
Con
sentenza del 2 ottobre 2019 n. 24629 la Suprema Corte si è
pronunciata in merito agli obblighi di sicurezza e prevenzione che un
datore di lavoro deve rispettare in presenza di un apprendista.
Il datore di lavoro è onerato di provare di aver adottato tutte
le cautele necessarie ad impedire il verificarsi dell'evento, con
particolare riguardo all'assetto organizzativo del lavoro, specie
quanto ai compiti dell'apprendista, alle istruzioni impartitegli,
all'informazione e formazione sui rischi nelle lavorazioni, senza che
in contrario possa assumere rilievo l'imprudenza dell'infortunato
nell'assumere un'iniziativa di collaborazione nel cui ambito
l'infortunio si sia verificato.
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