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Nullità del patto di prova e conseguenze sul licenziamento
Corte di Cassazione, sentenza 3 luglio 2018 n. 17358
La
Corte di Cassazione, con sentenza 3 luglio 2018, n. 17358, si è
pronunciata in merito ad un’ipotesi di licenziamento per mancato
superamento del periodo di prova, irrogato sull’erroneo
presupposto della validità del relativo patto.
Detto licenziamento, riferendosi a un rapporto di lavoro subordinato a
tempo indeterminato, non è sottratto all’applicazione
della disciplina limitativa dei licenziamenti, per cui la tutela da
riconoscere al prestatore di lavoro è quella prevista
dall’articolo 18, L. 300/1970, se il datore di lavoro non
dimostra l’insussistenza del requisito dimensionale, o quella
riconosciuta dalla L. 604/1966, in difetto delle condizioni necessarie
per l’applicabilità della tutela reale.
Direttore generale e azione di responsabilità: competente il GdL
Corte di Cassazione, sentenza 3 Luglio 2018 n. 17309
La
Corte di Cassazione, con sentenza n. 17309 del 3 Luglio 2018, si
pronuncia in merito all’individuazione del Giudice competente a
decidere un giudizio di responsabilità promosso contro un
direttore generale (che sia anche dipendente).
Secondo quanto dispone l'art. 2396 c.c., ai direttori generali, se
nominati dall'assemblea o per disposizione dello statuto, si applicano
le norme che regolano la responsabilità civile degli
amministratori, in relazione ai compiti loro affidati, salve le azioni
esercitabili in base al rapporto di lavoro con la società.
Pertanto, al fine di stabilire il giudice competente per l'azione
promossa contro un direttore generale che sia anche dipendente occorre
far riferimento alla genesi dell'azione esercitata, ovvero se questa
attenga al rapporto di lavoro o a quello societario (con conseguente
competenza, rispettivamente, del giudice del lavoro e del tribunale
delle imprese).
IRPEF e termini di prescrizione
Commissione tributaria provinciale Lombardia, sentenza 23 Aprile 2018 n. 1883/16/2018
La
Commissione tributaria provinciale per la Lombardia, con sentenza n.
1883/16/2018 del 23 Aprile 2018, richiamando un principio confermato
dalle sezioni unite della Corte di Cassazione, si pronuncia in merito
al termine di prescrizione dei crediti IRPEF, richiesti al contribuente
con una cartella di pagamento.
In particolare precisa che il termine di prescrizione decennale si
applica nelle ipotesi di passaggio in giudicato di una sentenza.
Diversamente il termine quinquennale si applica in caso di
mancata impugnazione di un atto impositivo o di un atto della
riscossione.
TFR a carico del fondo di garanzia INPS e passaggio diretto di azienda in crisi
Corte di Cassazione, sentenza 19 Luglio 2018 n. 19277
La
Corte di Cassazione, con sentenza n. 19277 del 19 Luglio 2018, si
pronuncia in merito alla possibilità di accedere al fondo di
garanzia del TFR istituito presso l’INPS in ipotesi di procedura
concorsuale e successiva acquisizione della società da altra
impresa.
È stato chiarito che in caso di accesso al fondo di garanzia per
il TFR dei dipendenti che transitano da una impresa in procedura
concorsuale alle dipendenze di una impresa acquirente del relativo
complesso aziendale, a fronte di accordi ex art. 47, commi 4 bis e 5,
L. 428/90 derogatori dell’art. 2112 c.c., se non c’è
cessazione del precedente rapporto di lavoro, mediante il meccanismo
del licenziamento e della successiva riassunzione, il passaggio diretto
ed immediato alle dipendenze del cessionario, non consente
l’accesso al fondo di garanzia, pur se il TFR risulta ammesso
allo stato passivo dell’impresa cedente in procedura concorsuale.
Intermediazione illecita di manodopera: IRPEF a carico dell’effettivo datore di lavoro
Corte di Cassazione, ordinanza 6 luglio 2018 n. 17805
La
Corte di Cassazione, con ordinanza del 6 luglio 2018, n. 17805, si
è pronunciata in merito al pagamento dell’IRPEF in ipotesi
di appalto illecito di manodopera.
In tali ipotesi, i dipendenti sono considerati a tutti gli effetti alle
dipendenze dell’imprenditore appaltante o interponente che ne
abbia utilizzato effettivamente le prestazioni. Pertanto in capo a
questi ultimi incombono, oltre che gli obblighi di trattamento
economico e normativo scaturenti dal rapporto di lavoro, e gli obblighi
in materia di assicurazioni sociali, anche gli obblighi fiscali del
datore di lavoro, in particolare quelli del sostituto d’imposta
per le ritenute d’acconto sulle retribuzioni.
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